LA VICENDA DEI CUSSINA

I Cussina di Treppo Carnico furono importanti cramârs in Germania. Analizziamo la vicenda di questa famiglia i cui componenti si dedicarono con successo a tali commerci fino a diventare rispettabili negozianti in quella terra straniera.
Giovanni Battista Cussina di Treppo Carnico, figlio di Zuane (Giovanni), nacque nel 1713 e morì nel suo paese ai primi di aprile del 1774. Fu cramâr con un negozio “nelle parti della Germania”. Fece testamento “nella camera dove giace in letto” il 7 marzo 1774 davanti al notaio “Floreano Antonio Morocutti di Tausia in Cargna”. Alla sua “dilettissima Consorte Donna Orsola” lasciò che fosse “Donna patrona ed usufruttuaria con titolo di usufrutto formale di tutta intieramente la sua facoltà esistente in Italia”.
Ebbe nove figli: “Zuane, Maria, Giobatta, Domenico, Osualdo, Antonio, Pietro, Giacomo, Niccolò e Cattarina”. Per consentire al figlio Zuane di commerciare liberamente nella “Città di Manhaim” (Mannhein, nel Baden-Württemberg regione ai confini con la Francia e la Svizzera) il Cussina dovette assicurarlo: in altre parole farlo diventare cittadino di quel luogo, versando un capitale di 3.000 fiorini. Nel suo testamento dichiara eredi i figli maschi “con debito ai maggiori di far studiare e di ben educare alli minori a spese ed a peso del cumulo della facoltà comune come è stato dichiarato anche nell’ultimo bilanzo seguito all’occasione che detto testatore consegnò li suoi capitali di Germania”. Alle femmine toccò una dote di 200 ducati ciascuna.
Il quartogenito di Giovanni Battista, ossia Domenico o Dominik Cussina (1748 – 1817), originario di “Trebo” oppure “Drebo” come è scritto nei registri tedeschi, fu commerciante a Kaiserslautern (nel Palatinato Renano, confinante con il Lussemburgo); quivi fu dichiarato cittadino nel 1781. Sposatosi nel 1782 con Katharine Waldmann, Domenico Cussina fu prima consigliere comunale dal 1789 al 1795 e poi addirittura sindaco “a turno per un anno” di Kaiserslautern.

Dal registro della popolazione di questa cittadina tedesca del 1800, manoscritto in francese essendo il Palatinato in quel periodo sotto l’amministrazione del Consolato Napoleonico, veniamo a sapere che “Cusina Dominique” di 52 anni è “marchand” (negoziante) originario di “Drebo”. Katharine Waldmann di 39 anni è “sa femme” (sua moglie). Nella famiglia troviamo due “enfant” (bambini) che sono Bernard di 15 anni e Matthieux d 13 anni. Chiude lo stato di famiglia la ventenne “Catherine Jmbloi”, occupata in veste di “servante”, segno della relativa agiatezza familiare. La coppia ebbe in totale otto figli ma ben sei morirono in tenera età. Oggi non ci sono più discendenti di Domenico Cussina a Kaiserslautern.
Ritornando allo scenario carnico, accade che il 10 ottobre 1791, nello studio di “Florio Morocutti Nodaro di Veneta Autorità di Tausia di Cargna”, si presentò per fare testamento Giobatta Cussina. Non si sa se è un caso di omonimia, oppure un fratellastro di Dominik, negoziante a Kaiserslautern e di Giovanni, libero commerciante a Mannhein. Comunque tale Giobatta, “essendo ancor convalescente ed avendo di ritornare in Germania” istituì per erede universale “Donna Apollonia di lui dilettissima Madre” alla presenza di ben cinque testimoni. L’8 maggio 1794, a Paluzza, “per la morte seguita del q. Domino Giobatta Cussina, fu pubblicato il di lui testamento”. Interessante è sottolineare che anche questo Cussina commerciava in Germania.

Notizie tratte da:
“I Cussina di Treppo Carnico cramârs nelle parti della Germania” di Elio Varutti da Bollettino delle civiche istituzioni culturali – Udine n. 6 anno 2000