Prometeo81 vi racconta la sua storia
L’IDEA E LA NASCITA DI PROMETEO81
Era il lontano 2009 quando venni contattato dall’allora assessore alle politiche giovanili Marco Plazzotta in merito all’idea di realizzare un sito promozionale per la nostra Comunità. Il progetto era molto interessante, ma sul momento non riuscii a dargli una risposta positiva in quanto il mio tempo libero era già occupato nella gestione di un altro progetto denominato “Le falene”. Mi resi comunque disponibile in un secondo incontro per formare alcuni ragazzi volenterosi affinché realizzassero successivamente il progetto dell’Assessore.
Era un periodo di passaggio molto importante, perché in quegli anni internet stava trasformandosi in qualcosa di nuovo, stava mutando forma per rendersi sempre più a misura d’uomo. Fu così che, dopo una prima riunione assieme ad alcuni giovani interessati alla tematica, formammo un primordiale staff composto per lo più da ragazzi minorenni che accettarono di dedicare parte del loro tempo libero entrando a far parte del fondamentale ed apprezzabile mondo del volontariato: quella sera nacque Prometeo81!
Il nome scelto per questo gruppo fu deciso in un secondo momento per ricordare Maicol Olivieri, un amico comune a tutti, prematuramente scomparso per un male incurabile. Gli obiettivi dichiarati del progetto Prometeo81 erano significativi e di spessore e andavano al di là dell’attività informatica:
Promuovere e favorire a Treppo Carnico l’aggregazione giovanile;
Stimolare un’attività di ricerca e di studio (per il reperimento delle informazioni necessarie alla realizzazione del sito) che portasse con sé, come inevitabile e positivo effetto, una conoscenza migliore del proprio paese;
Promuovere un utilizzo consapevole dello strumento informatico;
I PRIMI PROBLEMI
Eravamo in quattro: Manuele Traverso, Antonio Lazzara, Luca Baritussio ed il sottoscritto. Ricordo molto bene le espressioni confuse stampate sui loro volti alla fine della prima “lezione”. Il mio compito era arduo, me ne resi conto subito, vuoi per le mie limitazioni nell’esporre chiaramente i concetti, vuoi per la notevole difficoltà della materia. Non potevo pretendere che assimilassero in poco tempo ciò che avevo imparato in anni e anni di sperimentazione. Ma mi feci coraggio e cercai di rendere il compito più semplice, seguendo una linea molto leggera per i primi rudimenti, consapevole che tutti loro erano volontari e che l’approccio all’ html non sarebbe stato agevole e semplice.
Le prime lezioni si tenevano a casa mia, con il salotto adibito alla bell’e meglio per permettere al gruppo di seguire a video le nozioni che preparavo. Scelsi anche per questo un software particolarmente adatto alla realizzazione delle pagine web senza la necessità di conoscere a fondo il linguaggio html.
Dopo i primi mesi di incertezza notai che i ragazzi assimilavano bene i concetti e questo mi permise di accelerare un po’ il programma. Oltre al software di gestione del sito, introducemmo anche lezioni sul foto ritocco delle immagini. Fui piacevolmente colpito da come presenziassero alle lezioni assiduamente, senza perderne una. Eppure non era semplice per loro dopo una giornata di scuola. Nel frattempo al gruppo si aggregò anche Matteo Cimenti, un esperto informatico, che metabolizzò in tempi brevissimi i concetti espressi ai ragazzi e che successivamente mi diede una mano fondamentale nell’ottimizzazione del progetto nella sua forma finale. Ma ad un certo punto di questo percorso mi ritrovai davanti ad un problema pratico a cui da solo non sarei riuscito a trovare un’adeguata soluzione.
Come potevo pretendere che questi ragazzi realizzassero un’opera simile se non avevano i mezzi per farlo? Come era possibile per loro diventare indipendenti nel compito di realizzazione del sito se non avevano un computer a disposizione dove provare praticamente le nozioni che imparavano?
LA FIDUCIA
Esposi questa problematica all’Amministrazione comunale che non esitò a darmi la completa disponibilità per raggiungere una soluzione appropriata. Non mi aspettavo miracoli, anche perché si conoscono i tempi solitamente “biblici” degli enti pubblici! Il risultato andò oltre le più ottimistiche aspettative: infatti a distanza di pochi giorni il Sindaco Maurizia Plos mi comunicò ufficialmente che l’amministrazione aveva trovato un luogo per la predisposizione di una sala informatica che permettesse al gruppo di diventare perfettamente operativo. Oltre all’individuazione degli spazi, l’Amministrazione stanziò i fondi per l’acquisto di attrezzature informatiche, di scrivanie, di poltrone, di cassettiere e di tutto il necessario per realizzare l’iniziativa.
Questa dimostrazione di fiducia responsabilizzò ancor di più il gruppo informatico Prometeo81 che ne riconobbe lo sforzo impegnandosi ulteriormente. Nel frattempo due nuovi componenti, anch’essi giovani, si aggiunsero al gruppo: Andrea Morocutti ed Elisa Capra. Acquistammo i pc e le stampanti, lo schermo e lo scanner, scegliemmo la mobilia e le lavagne: fu un momento intenso e pieno di energia positiva.
La neonata sala informatica (situata nell’ex cappella delle suore sopra la scuola materna) venne tirata a lucido. I ragazzi passarono intere serate ad assemblare tutto, ad imbiancare, ad organizzare gli spazi, a pulire. Sistemammo l’impianto elettrico e cablammo la rete che avrebbe permesso ai sistemi di comunicare assieme. Ci fu fornita anche una linea adsl per accedere alla rete e nel giro di dieci giorni, la nuova sala informatica divenne operativa e pienamente funzionante. Riprendemmo le lezioni con molto più slancio e produttività dato che ora il gruppo poteva seguire e provare direttamente ciò che gli veniva insegnato.
Gli incontri settimanali passarono da uno a due, solitamente il martedì ed il giovedì. Iniziammo a definire le componenti principali del sito, gli aspetti che secondo noi avrebbero dovuto essere più evidenti e quelli meno. Ci fu un vero e proprio periodo di studio e ricerca per ogni singola sezione che via via andavamo a creare. Questo favorì anche una crescita culturale da parte di tutti. Quando i ragazzi assimilarono una certa padronanza nel lavoro, Matteo ed io potemmo concentrarci sulle problematiche più difficili. L’entusiasmo non accennava a diminuire e questo ci permise di procedere a grandi passi verso una prima bozza del sito che presentammo in un incontro all’Amministrazione ed ai rappresentanti delle varie Associazioni del paese convocati per l’occasione.
Ci fu un fermento positivo e ricordo che le proposte e gli spunti non mancarono. Si parlò di sentieristica (un aspetto che implementammo nel sito proprio in seguito a questi spunti), venne chiesta la possibilità di “seguire” il sito con email di contatto e tanto altro. Alla fine Matteo ed io ci rendemmo conto che di lavoro ne avevamo ancora tanto. Prendemmo tutti questi spunti e li conservammo gelosamente, anche se in cuor nostro all’epoca non avevamo idea di come e dove inserire tutto ciò che ci era stato indicato.
LA COLLABORAZIONE
Passavano i mesi ed ragazzi nel frattempo avevano imparato a vivere la sala informatica non solo come luogo di “lavoro” ma anche come punto di ritrovo. Potevano accedervi tranquillamente visto che ad uno di loro era stata affidata una copia della chiave ed era piacevole constatare che frequentassero assiduamente la sala, indipendentemente dal compito che avevano. In quei momenti ci rendemmo conto che i tre punti obiettivo del progetto originario erano stati pienamente raggiunti…mancava un solo traguardo ancora, la pubblicazione ufficiale. Ma questo obiettivo era ancora lontano. A metà dei lavori il progetto trovò un’interessante implementazione che diede i natali alla futura sezione riguardante il nostro territorio. Agnese Di Lena scelse il sito di Treppo Carnico per strutturare la sua tesi di laurea e contattò Prometeo81 per chiedere un supporto. Iniziò così una nuova collaborazione, anche Agnese si aggregò così al gruppo, seguendo la parte di sua competenza. I tempi iniziarono ad allungarsi quando notammo una giustificata perdita di interesse nei componenti del gruppo.
A distanza di quasi due anni quasi dall’inizio di questo percorso, ci rendemmo conto che l’enfasi stava scemando, forse per il fatto stesso che inserendo sempre nuovi contenuti il progetto si espandeva sempre più, allontanando la data di pubblicazione. Ai ragazzi chiedemmo uno sforzo non da poco, un impegno maggiore. Ricordo molto bene le nottate trascorse, anche fino all’una del mattino, con scadenze precise e incalzanti. Iniziammo ad incontrarci tre – quattro volte a settimana organizzando compiti specifici per ogni componente, chiedendo più responsabilità di quanta ne potessimo pretendere. Le esperienze di aggregazione giovanile possono sembrare solo un passatempo, ma in realtà io credo possano aiutare le persone a crescere, contribuendo a far acquisire sicurezza in sé, a riconoscere i propri limiti e magari migliorare. Anche da qui può iniziare un percorso, più o meno lungo, per diventare “grandi”, nel senso di persone responsabili e informate.
In quel periodo non mancarono gli attacchi strumentali da parte di alcuni personaggi che, con l’intento di attaccare l’Amministrazione di allora, sminuirono in maniera del tutto gratuita il lavoro svolto fino a quel momento dai ragazzi, facendoli passare per scansafatiche senza obiettivi. In realtà il gruppo lavorava ben oltre le proprie possibilità. Invitammo queste persone a visitare la sala informatica per rendersi conto dei progressi ma, forse per paura o menefreghismo, non si fece mai vivo nessuno. Tutti prendemmo quelle sterili critiche e le trasformammo in voglia di rivalsa nei confronti di chi ci considerava in quel modo.
FINALMENTE ONLINE
E la loro risposta non si fece attendere a lungo. Tutti i loro sforzi vennero ripagati domenica 25 settembre 2011 quando il sito venne presentato pubblicamente ai cittadini. Prima di questo però l’Amministrazione decise di organizzare una cerimonia ufficiale di inaugurazione della struttura realizzata per i ragazzi, aperta a tutta la popolazione, con tanto di taglio del nastro e benedizione del parroco Don Harry, in modo da far capire a tutti che quei soldi pubblici e quella fiducia alla fine erano stati ben investiti.
Le persone poterono entrare e visitare la sala informatica, chiedere spiegazioni e informazioni ai ragazzi, constatare con mano una realtà fino ad ora a loro sconosciuta. La presentazione ebbe luogo presso la Galleria d’Arte Moderna Enrico De Cillia davanti ad una sala piena di concittadini. L’emozione e la timidezza non ebbero il sopravvento e tutti noi ci impegnammo con professionalità a spiegare a turno le varie caratteristiche del nuovo sito. Compito del Sindaco Maurizia Plos, che tanto aveva creduto in questo gruppo, mettere online ufficialmente il nuovo portale. Fu un successo che andò ben oltre le nostre aspettative, moltissimi furono i gesti di gratitudine e le parole di stima per il lavoro svolto. Tante furono le visualizzazioni e le mail di congratulazioni per il pregevole salto di qualità ottenuto. Ovviamente ci furono anche critiche e segnalazioni riguardo ad errori presenti su qualche pagina che ci ripromettemmo di correggere successivamente. Ma ciò che ci riempì il cuore di soddisfazione furono i primi commenti che ci giunsero dall’estero.
Quel giorno a Treppo Carnico si chiudeva in qualche modo un capitolo importantissimo. Un manipolo di ragazzi, dopo anni di impegno, stimolati dal desiderio di conoscenza ed aggregati ad un gruppo che andava oltre oramai il progetto iniziale, consegnarono alla nostra Comunità un regalo preziosissimo.
Tutti noi, stremati, decidemmo di staccare la spina per un periodo e prenderci qualche mese di pausa.
La sala informatica nel frattempo, visto il suo grande potenziale multimediale, venne utilizzata anche per altri scopi. Ricordiamo su tutti il corso di Videomontaggio realizzato dall’Associazione culturale Elio Cav. Cortolezzis in occasione della 5°edizione di Cinegiovani. In ottobre, intanto, si concluse anche la tesi di laurea di Agnese Di Lena. Il sito di Treppo da quel giorno si espanse per ospitare la sezione dedicata alla flora ed alla fauna del nostro territorio. Matteo ed io, ricaricati e pronti a riprendere da dove avevamo lasciato, ci ritrovammo ai primi di novembre per definire i passi successivi. Entrambi decidemmo che era giusto lasciare al gruppo il compito di gestire il sito, proponendo ai ragazzi di intervenire solamente in caso di problematiche. Fu così che stabilimmo di fare un passo indietro per lasciare tutto in mano loro. Era un atto necessario ed un banco di prova con cui prima o poi avremmo dovuto fare i conti.
Ci balenò nel contempo l’idea di formare un altro gruppo per affiancarlo a quello originario al fine di agevolare un ricambio e fornire nuova linfa al progetto. Iniziammo così nella sala informatica un corso di lezioni con nuove persone che si erano rese disponibili. Prometeo81 in quel periodo raggiunse la ragguardevole cifra di undici collaboratori!
ADDII E NUOVE SFIDE
Nel frattempo gli animi si erano raffreddati e la spinta derivata dalla pubblicazione pareva essersi arrestata. Riflettendoci ora, presumo semplicemente che il gruppo iniziasse ad avere altre priorità. Fu così che purtroppo la squadra iniziale, dopo due mesi di gestione indipendente del sito, nel gennaio 2012 decise di lasciare il progetto. Ne prendemmo atto e continuammo con la formazione del nuovo gruppo, ma sia io che Matteo sapevamo che non saremmo riusciti a conciliare entrambe le cose. Presi dallo sconforto ci trovammo nella situazione di dover decidere sul da farsi: proseguire, con il rischio di dare un servizio insufficente, oppure prendere una pausa per riflettere sulla strada da prendere. Optammo per questa seconda alternativa ed a malincuore decidemmo di chiudere il corso con il nuovo gruppo, anche perché ci eravamo resi conto che a distanza di pochi anni il metodo di realizzazione dei siti era stato rivoluzionato completamente e che ormai il software che usavamo dal 2009 era decisamente obsoleto per i tempi.
Prometeo81 in un sol colpo si ritrovò così ridotto a due elementi. Ma due elementi particolarmente coriacei e tenaci, che decisero di tenere duro e fu così che nell’estate 2012 prendemmo contatti con un professionista emergente del settore per avere consigli e suggerimenti in merito. Il primo incontro fu decisamente proficuo perché egli si rese disponibile ad utilizzare quanto realizzato nella prima versione, proponendoci un aggiornamento agli standard moderni attraverso un nuovo sistema di gestione a noi ancora sconosciuto ma che stava dilagando a macchia d’olio in tutto il web: il CMS. La consulenza era in forma gratuita, poiché il professionista intendeva utilizzare il sito come vantaggio promozionale per la sua attività. Lasciammo che questo studio di web design preparasse una prima bozza e, a distanza di alcuni mesi dal primo contatto, l’Amministrazione poté visionare una prima versione del nuovo portale (la famosa V2).
Dietro a questo lavoro ci fu uno studio preciso, durato molti giorni da parte del sottoscritto e di Matteo su quali fossero le effettive peculiarità da evidenziare per rappresentare il nostro paese. La nuova versione trovò l’entusiasmo di tutta l’Amministrazione ed il sentore che potessimo ancora riproporre qualcosa di innovativo al cittadino si faceva nuovamente più forte. Avevamo nelle nostre mani un buon prodotto che si sarebbe potuto distinguere dalla massa, sia per il taglio che per i contenuti. I tempi di realizzazione però iniziarono a allungarsi troppo, inoltre un cambio di CMS costrinse il web designer a dover ricostruire l’intera struttura (passando dall’e107 al famoso Wordpress).
Ciò provocò un ritardo che portò il sito ad entrare in fase beta solamente nel giugno 2014. Nel frattempo tutti noi iniziammo a prendere confidenza con il nuovo sistema, permettendoci di comprendere alcune parti della struttura e allargando un po’ i nostri orizzonti. Era veramente una sfida stimolante ed interessante.
LA VOLONTA’
Il cambio della scena politica in paese dopo le elezioni della primavera 2014 non giovò però alla situazione. Lo sconfortante risultato elettorale minò gravemente gli animi di tutti noi. Matteo ed io, dopo la poco edificante campagna elettorale a cui assistemmo, decidemmo di non offrire il nostro operato al sindaco appena eletto, non riconoscendo in lui e nella sua amministrazione i principi di lealtà, collaborazione e fiducia che avevano corollato il rapporto con la passata gestione.
Fu cosi che il 6 giugno 2014, ci incontrammo con Luigi Cortolezzis riconsegnando le chiavi della sala informatica ed esprimendo la nostra volontà a non usufruire più degli spazi utilizzati in passato. Chiudemmo di fatto ogni tipo di rapporto fino a quel momento fornito, spronando nel contempo il primo cittadino affinché sfruttasse al meglio queste attrezzature con corsi di formazione informatica aperti a tutta la popolazione. Una speranza, la nostra, che si rivelò del tutto vana! Infatti la sala venne presto smantellata, resa inutilizzabile e trasformata in un magazzino!
Nel frattempo anche la collaborazione con lo studio di web design trovò dei punti di frizione via via sempre più evidenti, decretandone la definitiva rottura il 9 aprile 2015. La causa di tutto ciò era da attribuirsi principalmente a differenti punti di vista sulla gestione del sito. Da buoni carnici scegliemmo la strada dell’indipendenza sotto tutti gli aspetti ma questo ci costrinse a rimanere a piedi, senza più un progetto, senza più una sala informatica, senza più uno scopo apparente!
Nei giorni successivi pensai molto a tutto ciò che avevamo passato per portare alla luce questa opera travagliata. Conclusi con la volontà di non buttare al vento tutti questi anni di impegno e lavoro. Ripercorsi tutti i momenti ben spesi al fianco dei ragazzi, saltarono alla mente le occasioni colte ed anche a tutti i consigli e gli apprezzamenti ricevuti. Fu così che presi quelle poche nozioni imparate in questo lasso di tempo e mi rimisi a studiare come uno scolaretto al primo giorno di scuola. Non era semplice, molte cose erano cambiate da quel lontano 2009. Ma tutte queste informazioni, unite ad un pizzico di fortuna, mi permisero di allestire da zero un nuovo progetto sulle ceneri di quello precedente, adattando poi tutto il prezioso materiale che il gruppo Prometeo81 aveva scritto in tutti questi anni. Era un atto dovuto non far cadere il loro impegno nel vuoto.
Perché al di là di come fossero andate le cose, era un dovere morale lasciare memoria di ciò che questi ragazzi avevano costruito per la Comunità. Il supporto di Maurizia Plos (diventata a tutti gli effetti membro onorario dello staff Prometeo81) fu fondamentale. In tempi record (meno di 3 mesi), il 9 luglio 2015 il sito riaprì nuovamente al pubblico, con l’intenzione di rimanerci ancora a lungo. Ad oggi vantiamo moltissimi contatti (soprattutto dall’estero) ed il lavoro di preparazione degli articoli e delle pagine procede con regolarità. Non passa giorno che nuovi stimoli alimentino il progetto. Idee ancora nel cassetto aspettano solo il momento giusto per essere concretizzate. Forti di un gruppo fatto di collaboratori sempre entusiasti, accogliamo a braccia aperte tutte le persone che vogliano dare un contributo per rendere sempre più grande e vivo questo portale. Non è un caso se altri comuni stiano seguendo la strada da noi intrapresa nel realizzare siti di questo genere ed è un orgoglio poter dire di essere stati i primi quassù ad ideare una cosa simile.
Attraverso www.treppocarnico.org il gruppo desidera far amare il proprio paese ai treppolani, far sentire i nostri compaesani lontani un po’ più vicini alla loro terra d’origine, far conoscere Treppo Carnico al mondo valorizzandolo e promuovendolo per le sue caratteristiche, la sua storia, la sua cultura, i suoi valori, il suo territorio, le iniziative delle sue associazioni.
Mi complimento con Edi per la passione e la perseveranza dimostrata sempre.grazie
Un bellissimo articolo, pieno di passione e di sensibilità… E’ stato come fare un tuffo nel passato. Grazie 🙂
Ohh santo cielo!!!! Sembrano passati mille anni!! Edy hai scritto un articolo fantastico, ma non avevo dubbi!!! Con la tua tenacia e la volontà di tutti quei ragazzi avete portato avanti una progetto bellissimo che non si limita certo al sito… bravissimi!
Grandi tutti i collaboratori ma purtroppo tutto finisce grazie alla gestione del ” sociale” da parte dei nuovi dittatori presenti sul territorio