Appuntamento con la Storia
In una splendida cornice storica come quella della chiesa di S. Nicolò di Ligosullo baciata da un sole primaverile, sabato 16 marzo si è conclusa, superando le più rosee aspettative, la presentazione del libro dell’autore Adriano Zanier su Giacomo Nicolò Craigher. Un evento sentito da tutta la popolazione che da tempo attendeva di poter avere tra le mani l’opera letteraria di Zanier, dedicata al suo illustre compaesano dell’800. Il suo intento, senza nulla togliere a quanto già pubblicato, era quello di voler approfondire e documentare il più possibile vita e opere di “Nicolaus” dal 1809, anno di partenza da Ligosullo (Carnia), al 1855 anno della morte avvenuta a Cormons (Gorizia).
Giacomo Nicolò Craigher “Nicolaus “ nasce a Ligosullo il 17 dicembre 1797, figlio di Nicolai Craigher e Domenica Moro; il padre era uno dei tanti Cramârs che,per porre rimedio alla scarsità di lavoro,si spostavano nella vicina Austria e Ungheria; la madre Domenica apparteneva alla dinastia dei Moro che già operavano in Austria con successo nel settore del tessile. Nel 1809, rimasto orfano del padre,si trasferisce con uno Zio materno a Klagenfurt dove frequenta la scuola secondaria e intensificherà lo studio del tedesco. Dopo qualche tempo si sposta a Pest (Ungheria) per fare il commesso presso una ditta dove già operava uno Zio materno. Nel 1819 approda a Vienna presso la stessa ditta che operava a Pest in qualità di contabile. Successivamente diventa socio e direttore responsabile della ditta W.F. von Heylmanns Eredi di Aloysia Gemeiner (parlava Francese, Spagnolo Inglese), nel 1826 sposerà la figlia. Entra a far parte dell’esclusivo Circolo Culturale Viennese,conosce Friedrich von Schlegel, Schwind, il pittore Ludwig Schnorr von Carolsfeld, Schubert, ed altre importanti personalità, praticamente l’elite culturale del tempo presente nella capitale del vasto Impero Asburgico. Nel 1828 pubblica sul Wiener Zeitung una serie di sue poesie con prefazione introduttiva di Friedrich von Schlegel ; ha scritto e pubblicato oltre un centinaio di poesie. Con Schubert conclude un accordo di collaborazione che consiste nel fornire a Schubert traduzioni fedeli di testi classici dall’inglese, francese e spagnolo; questi non potendolo pagare mette in musica due sue liriche più una terza tradotta dall’Inglese; sono tre brani per voci soliste musicalmente molto impegnativi . Il 19 marzo 1833 sposa in seconde nozze Antonia Nusterer (era rimasto vedovo), la cerimonia avrà luogo nella Agustinenkirche Hofburg (la Chiesa Imperiale). Nel 1835 lascia Vienna per Trieste in rappresentanza della Casa Bancaria Arnstein und Eskeles. A Trieste viene nominato Console del Belgio e, su incarico dello stesso Governo, effettuerà un lungo viaggio in oriente. l’esperienza vissuta in quel lungo viaggio verrà poi descritta in un corposo volume che verrà pubblicato nel 1847 da H.F. Favarger a Trieste. Nel 1849 viene nominato Consigliere Comunale farà parte anche del Comitato dei delegati. Partecipa attivamente alla vita sociale e culturale della città. Assieme ad altre personalità fonda l’asilo per l’infanzia abbandonata. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e onorificenze; il Bassi (uomo di elevata cultura del tempo) lo ha definito “Onore della Carnia”. Muore a Cormons il 17 maggio 1855.
Il presidente dell’ente Friuli nel Mondo, Loris Basso, ha accolto con entusiasmo il nostro invito a partecipare a questo appuntamento, ricordando a tutti i presenti la presentazione del Progetto “Turismo delle Radici” che si terrà proprio alla Galleria d’Arte Moderna “Enrico De Cillia” di Treppo Ligosullo, sabato 18 maggio 2024.
La cerimonia è stata allietata da alcuni momenti musicali di straordinaria qualità, con l’esecuzione di tre “Lieder”, composti da Franz Schubert su testi poetici di Jacob Nicolò Craigher: Soprano Prof.ssa Annamaria DELL’OSTE e Soprano Marianna ACITO, al pianoforte Prof. David Giovanni LEONARDI. A degna conclusione di una giornata di tale livello, l’Amministrazione Comunale ha regalato ai presenti un rinfresco preparato con cura dall’Albergo Cristofoli.
Nelle poesie e nelle lettere di Nicolaus emerge con costanza lo straziante riferimento alla lontanaza dalla sua terra natia e dalla sua cara madre Domenica. A quella sua parte di anima rimasta tra le mura della sua casa e della chiesa, testimone silenziosa della sua incrollabile fede cristiana. E’ un pensiero ricorrente che non lo abbandona mai, lasciando emergere con forza la sua volontà a ritornare nel luogo da cui tutto è iniziato, il luogo da lui definito “l’eden tranquillo”, Ligosullo appunto.
Come si evince dalle sue poesie, la Cultura racchiude tutto ciò che elèva l’essere umano. La Cultura è storia, è arte, è il frutto della tenacia e della forza di volontà, è la rappresentazione stessa dello spirito identitario. La cultura è la culla di un nuomo migliore, di un uomo che non sposa nè il materialismo, nè tantomeno la songolarità, ma bensì abbraccia la pluralità di intenti del genere a cui appartiene, volti a costruire un futuro, migliore del passato.