Mandi Maestre Maurizia e grazie di dut!
Stamane la nostra Cara Maurizia ci ha lasciati per intraprendere un nuovo viaggio. Poche le parole che oggi mi sento di dirvi: tanto il dolore per la perdita di questa splendida persona, immenso il disorientamento per la scomparsa di una compaesana caparbia e coraggiosa. Oggi Treppo Carnico perde una figura di spicco della sua Comunità ma lascia un ricordo indelebile nella memoria di tutti quei bambini (tantissimi) che l’hanno avuta come insegnante fino a pochi mesi fa.
Mandi Maestre Maurizia e grazie di dut!
“La scomparsa di una persona giovane è sempre drammatica: ti fa sentire vulnerabile, perché ti rendi conto che la giovinezza non può nulla di fronte alla sorte, o al destino se vogliamo chiamarlo così…Ma la morte di una persona giovane e appassionata, umile e forte, brillante e gioiosa, non solo ti rattrista, ma ti travolge! Maurizia era così, o meglio, “la maestra Maurizia”, come tutti la conoscevano. Ricordo ancora il suono della sua risata, e l’affetto che mi trasmetteva quando mi prendeva in braccio per insegnarmi a leggere, o gli indovinelli che inventava per farci imparare le lettere dell’alfabeto… Ricordo il cartellone che ci fece disegnare per farci conoscere le “paroline capricciose”, quelle che non vogliono la q ma la c!
Ancora oggi, istintivamente aggiungo un’asticella dietro la “a” corsiva quando scrivo, perché sento risuonare la sua voce che mi dice:” Se non si mette l’asticella le lettere rotolano!”
Ricordo la sincera gioia con cui partecipava ad ogni nostro traguardo. E ricordo come fosse oggi la sorpresa di ritrovarla, 15 anni più tardi, con lo stesso sorriso, ad aspettarmi fuori dalla mia stanza nel reparto di ostetricia, alla nascita di mio figlio, mentre mi diceva:”Non potevo non venire!”
Penso che questi ricordi accomunino molti, se non tutti quelli che hanno avuto la fortuna di essere suoi alunni, e, come me, la ricorderanno sempre con grande affetto ed indicibile stima, per tutto quello che ci ha insegnato, che va ben oltre l’ortografia e la grammatica!
Un pensiero affettuoso va a te, maestra Maurizia…”
– Elisa, una tua alunna.
Splendido articolo.