ALICE DREOSSI

(Cervignano del Friuli, 1882 – Udine, 1967)

Alice Dreossi è stata una pittrice, acquafortista e litografa. Nasce nel 1882 a Cervignano e fino a 15 anni frequenta il Conservatorio Santa Chiara, un collegio femminile vicino a Pisa. Per tre anni studia poi privatamente disegno a Cervignano e infine, raggiunta la maggiore età, nel 1903 si trasferisce a Venezia, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Nel 1907 si diploma, dopo aver seguito corsi di Ettore Tito (figura) e di Guglielmo Ciardi (vedute di campagna e di mare). Dal 1907 al 1911 vive a Trieste, dove insegna al Civico Liceo femminile. Durante il periodo triestino, Alice Dreossi aderisce attivamente al “Circolo artistico di Trieste” ed espone per la prima volta alla “Permanente” nel 1908, e poi ancora a Trieste, Capodistria e Torino. Prima della Grande Guerra aderisce a Monaco al gruppo “Die Scholle” e con Carl Hans Schrader-Velgen perfeziona il suo studio della pittura di paesaggio e di figura e approfondisce il suo interesse per le variazioni di luce in plein air.  Allo scoppio della Prima Guerra mondiale ritorna in Italia. Nel 1917, dopo la rotta italiana di Caporetto, si rifugia a Firenze, poi a Genova, dove conobbe il famoso pittore Cesare Maggi, che la introduce ai paesaggi montani e alle vedute innevate; da qui nasce il suo amore per soggetti come Courmayeur e il Monte Bianco, e in seguito per Cortina, le Dolomiti e le Alpi Friulane.

Negli anni Venti si trasferisce nuovamente a Venezia; nel 1923 ebbe la sua prima personale a Ca’ Pesaro e nel 1924 e 1926 espose alla XIV e alla XV Biennale Internazionale d’arte, partecipando in modo continuativo alle collettive della “Fondazione Bevilacqua la Masa”. Nel 1924 espone in una personale a Udine, nel 1935 in una personale a Genova; partecipa quindi a numerose esposizioni collettive a Genova, Torino, Padova, Udine, Firenze, Bergamo, Bologna, Zara. Allo scoppio della Seconda Guerra mondiale si ritira nella cittadina friulana di Tarcento, dipingendone i paesaggi e le colline circostanti. A guerra finita torna a Venezia. Nel 1955 si trasferì in una casa di riposo di Vicenza, dove, malgrado la progressiva perdita della vista, continuò a dipingere fino al 1963. Trascorse i suoi ultimi anni presso i nipoti a Udine, dove si spense nel 1967.

Per accedere ad ulteriori dati relativi alla catalogazione dell’opera consultare il sito www.beniculturali.regione.fvg.it.