“Al conte il riu”: storie popolari tra le sponde del Torrente Pontaiba
IL FUTURO HA UN’ANIMA ANTICA
Nel lontano 2004, gli alunni ed insegnanti della scuola elementare di Treppo Carnico, contribuirono alla realizzazione di un opera multimediale chiamata “Al conte il riu”. Tale lavoro rientrava in un progetto più vasto di ambito Nazionale, denominato “Progetto Sentieri” che puntava alla valorizzazione e alla riscoperta delle radici della cultura popolare. Il suo ritrovamento ed il successivo aggiornamento agli standard attuali, ha permesso a Prometeo81 di riscoprire, preservare e rendere pubblica l’opera.
“La vicenda ha come protagonista il riu della Valle, il Pontaiba, ed attraverso esso entrano in azione tre persone del passato, un uomo, una donna ed un bambino, della storia di Treppo. Le loro vicende ci aiutano ad entrare in un viaggio a ritroso nel tempo, in cui storia, economia, religiosità e tecnologia, folklore e cultura popolare, si intrecciano e ci danno un quadro, uno spaccato della vita d’altri tempi della popolazione del paese. La narrazione, che privilegia la lingua friulana nella parlata dei “Teus”, nasce dal punto di vista della gente comune, che vede la realtà in modo concreto, prosaico, a volte drammatico, ma sempre sereno e talvolta allegro. L’esistenza come si presentava nella sua dura quotidianità, senza fronzoli, falsità e banalità. Il filo conduttore, che accomuna le persone, è quello di una vita che ha senso, ha dei valori, ed anche nelle avversità, induce a cercare il superamento delle difficoltà. Il testo, fruibile attraverso il computer, fonde armonicamente drammatizzazione (alunni ed insegnanti recitano insieme), effetti sonori, canti e musica, visualità (disegni, scenari, fotografie) in un risultato complessivamente gradevole e comprensibile anche per chi non conosce il friulano. Il lavoro finale dell’accorpamento delle parti e della registrazione effettuata da un tecnico nei locali scolastici, che ha visto gli alunni sfoggiare professionalità e disinvoltura incredibili, non dà comunque l’idea del grande impegno e della serietà applicativa che gli alunni hanno messo in atto. In fin dei conti, per loro si è trattato di un gioco serio e costruttivo, attraverso il quale dei bambini hanno compiuto un percorso positivo, atto ad acquisire alcuni elementi di cultura in altro modo non raggiungibili (se non parlano gli adulti del passato, come potrebbero le nuove generazioni venirne a conoscenza?). Va senz’altro fatto notare come questa attività preparatoria, protrattasi per mesi, non sia andata minimamente a discapito dei contenuti e delle materie tradizionali. Anzi, il tutto didatticamente è stato positivo perché diversi elementi culturali, lingua, poesie, canti, proverbi, avvenimenti storici, tecnologia, religione, ecc. hanno finito per rafforzare in generale l’interesse, la motivazione, l’apprendimento.”
-Maestro Dario Bellina
Un importante lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti dal plesso scolastico della nostra comunità in quegli anni. Una realtà questa, oramai non più presente nel nostro comprensorio, già all’ epoca numericamente inferiore ad altre scuole, ma con identica dignità e con la sua ragione d’essere, che ha saputo porsi di fronte alle conoscenze ed agli aspetti culturali e storici in modo critico ed al tempo stesso propositivo. Buona visione da Prometeo81!
Splendido documento
grazie con un caro saluto da Antibes .
Mandi
Grazie per il Filmato molto bello
Mi fa sentire vicino al mio paese, il mio bello treppo
Ermanno ciao à tutti
Faccio tanti complimenti agli insegnanti ed ai bambini per i disegni così curati!Mi avete fatto rivivere il tempo in cui venivo d’estate a Treppo!Dal 1947 al 1965.Con gli amici del paese si camminava scalzi e facevo tutto quello che avete descritto e disegnato!!
Adesso è per me il ricordo più bello,la libertà di giocare nel torrente e nel lavatoio di Gleris!Falciare il prato e mangiare la pasta dalla “gamella”con i paesani!
Grazie maestri e grazie ragazzi!Un abbraccio