Acqua Fritta
Acqua Fritta
Per comprendere meglio le ragioni e gli argomenti trattati vi invitiamo a leggere attentamente questi due articoli apparsi nei giorni scorsi sul messaggero Veneto. Il primo è una denuncia da parte di alcuni compaesani riguardo alla qualità dell’acqua potabile nei nostri impianti, mentre il secondo è la risposta in merito, data dal sindaco di Treppo Carnico Luigi Cortolezzis. A seguire alcune considerazioni.
Acqua scura dai rubinetti, la gente protesta
Il sindaco: sull’acquedotto interventi necessari
Aria Fritta
L’acqua è un bene comune a cui tutti dovrebbero poter “attingere” a piene mani, senza le preoccupazioni sollevate da alcuni nostri concittadini in merito alla qualità della stessa. E’ altresì vero che purtroppo l’impianto di Treppo Carnico in molti punti risulta fatiscente e bisognoso di opere strutturali immediate. L’ultimo intervento in ordine cronologico sul nostro territorio ha interessato, in quest’estate 2016, la località di Zenodis. Chi ha potuto vedere di persona i lavori avrà constatato le vetuste condizioni dei tubi riportati alla luce dagli scavi. Carniacque in questo periodo estivo (seppur con gli ingiustificati ritardi che ben conosciamo) ha lavorato (e sta ancora lavorando) alla sostituzione di alcune criticità importanti. Purtroppo, esattamente come Zenodis, anche Siaio, Treppo ed altre località versano nelle medesime condizioni.
Stona in tutto questo, la sterile provocazione del sindaco Luigi Cortolezzis, riguardo ai campetti di calcio realizzati ed alle palestre costruite in tempi passati. Se il riferimento era rivolto ad altri comuni, preferiamo considerarla un ingerenza fuori luogo che lascia il tempo che trova, se il riferimento era rivolto all’Amministrazione passata, il commento risulta ancor più strano visto che i lavori di sistemazione idrica a Zenodis furono voluti, concordati con Carniacque ed avviati proprio dal precedente Sindaco Maurizia Plos. Nel pacchetto ereditato dall’attuale Amministrazione c’erano ovviamente sia l’iter completo della progettazione sia la copertura economica dell’opera.
Stona la sua voce in difesa di un patriottico bene idrico, quando i ben informati sanno che fu proprio Luigi Cortolezzis a far aderire Treppo Carnico a Carniacque (senza nemmeno un’interpellanza cittadina e nonostante il numero di abitanti permettesse all’epoca di rimanere indipendenti). Stona come dal patriottico sussulto non emerga nessun accenno al referendum popolare del 2011 che sancì in larga misura la volontà di un ritorno alla gestione pubblica.
Nel 2005 Luigi Cortolezzis, in qualità di vice-presidente della comunità montana, sedette ad un tavolo per l’approvazione di due protocolli d’intesa, uno di questi riguardava proprio il ciclo integrato delle acque. Carniacque Spa in quell’occasione venne definita come “il referente unico per il territorio”. Oggi invece il primo cittadino di Treppo Carnico dissolve la questione di dissesto idrico del suo Comune rilanciando il problema al futuro gestore (che da Tolmezzo, per ora, si sposterà a Udine, mentre i maligni parlano già di una futura multiutility bolognese). Se non fosse un problema molto serio, sembrerebbe una barzelletta.
Questo è il sintomo di una situazione destinata a peggiorare, con Carniacque (sperando che non fallisca prima) in fase di fusione con Cafc Spa e lo spauracchio di una delocalizzazione della sua sede tolmezzina (con gli inevitabili disagi per il cittadino contribuente). Tutti presupposti di notevole preoccupazione che vanno ben oltre le semplicistiche parole di circostanza che abbiamo letto nell’articolo di risposta del Cortolezzis.
In un ottica di fusione con Ligosullo (che tra l’altro è uno dei famosi comuni ribelli che l’acqua non l’hanno ancora ceduta in gestione a Carniacque), piuttosto che discutere inutilmente sul futuro nome del nuovo aggregato, perché non intavolare un discorso serio e costruttivo sulla gestione aggregata della nostra acqua? Pensa seriamente il primo cittadino che a Treppo e Ligosullo interessi così tanto se il futuro comune si chiamerà (con poca fantasia, tra l’altro) Treppo-Ligosullo o Val Pontaiba? Al cittadino servono risposte a problemi veri, serve acqua pulita ed un servizio di pronto intervento tempestivo, proprio come avveniva nei tempi passati menzionati nell’articolo di denuncia del nostro compaesano. Un proposito non così utopistico per due Comuni prossimi alla fusione. Ma è necessaria una volontà che a mio parere non c’è. E’ troppo comodo (oltre che inopportuno e anacronistico) parlare del passato in questi termini, pur di non rispondere alle esigenze concrete che presenta il futuro prossimo.