GIUSEPPE ZANINI
(Milano, 1906 – Roma, 1996)
Giuseppe Zanini, in arte Nino Za, fu un noto illustratore, caricaturista, mercante d’arte, ma prima ancora illuminato e appassionato collezionista: uno dei più importanti mercanti d’arte attivo a livello nazionale e anche titolare della prima galleria privata d’arte contemporanea nata a Udine, aperta nel ’52 in via Mercatovecchio. Zanini, con grande professionalità e indubbia competenza, sostenne e divulgò la passione per l’arte del Novecento italiano, muovendosi lungo un ben definito asse culturale: Udine, Cortina d’Ampezzo e Roma.
L’eclettica personalità artistica di Giuseppe Zanini si rivelò, sin dalla giovane età, nel segno rapido e inconfondibile delle sue caricature. A metà degli anni Trenta, si affermò come firma di prestigio sulle pagine del quotidiano Il Piccolo e di riviste, anche internazionali, fra cui le tedesche Lustige Blätter e Das Magazin. Risale al secondo dopoguerra la collaborazione con il giornale umoristico friulano Puf e, a partire dalla metà degli anni ’60, con il popolare L’intrepido. Pubblicitario, cartellonista, ideò il primo logo delle Frecce Tricolori (un diavoletto in campo azzurro) e la linea di manifesti per la Campari.
L’arte fu la passione totalizzante di Zanini che, nel corso degli anni, collezionò opere di alto livello; la sua raccolta nasce infatti d una lunga attività mercantile e si caratterizza soprattutto in virtù dei legami d’amicizia stretti con gli artisti di punta come De Chirico, Campigli, Sironi e Casorati. Con essi Zanini divise l’interesse per la pittura e la Galleria Zanini divenne così un vero cenacolo, punto di riferimento per pittori, poeti e registi fra cui Alfonso Gatto, Carlo Cassola, Giuseppe Ungaretti, Rafael Alberti, Michelangelo Antonioni e Federico Fellini. L’attenzione di Zanini non s’appuntava solo verso gli artisti affermati, e il suo fiuto innato per il talento lo portò a entrare in contatto con giovani pittori sconosciuti che incoraggiò ad emergere. Oltre alle opere degli artisti già citati, compaiono anche dipinti di Mario Sironi, Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Giuseppe Cesetti, Ottone Rosai, Fiorenzo Tomea e Arturo Tosi.
Ruolo di peso Giuseppe Zanini svolse sia nella capitale sia in provincia. In particolare in Friuli, all’inizio degli anni Cinquanta, sostenne la giovane generazione di artisti destinata ad affermarsi a livello nazionale: Anzil Toffolo, Giorgio Celiberti, Carlo Ciussi, Angelo Variola, Giuseppe Zigaina, lo scultore Marcello Mascherini e molti altri artisti.
Dei tre ritratti dedicati a De Cillia, presenti in Galleria, quello di Zanini si distingue per l’interpretazione alquanto personale della figura del pittore carnico, ossia perché appare la meno accademica, nella rapida, essenzializzata annotazione dei tratti del volto, evidenziati con un abile contrappunto delle note scure dei capelli, delle sopracciglia e degli occhi, resi penetranti nella loro intensità, contro le essenziali lumeggiature dei rilievi anatomici del volto, appena suggeriti. Questo disegno ad olio, intitolato “L’amico De Cillia” (cm 43×38, del 1943) è notevole proprio perché “…il segno, a punta di pennello, ferma con straordinaria fedeltà, lo stacco delle labbra, il profilo del naso e delle palpebre. Nonostante l’esiguità degli interventi, il lavoro di Zanini si fa apprezzare per l’intuizione con cui coglie e ripropone la personalità e la fisionomia dell’amico, evocandone la vocazione pittorica, il netto profilo dei lineamenti, lo sguardo acuto e dialogante”. L’osservazione dei lineamenti del pittore carnico, effettuate in più riprese, consentì allo Zanini di coglierne gli aspetti fisionomici essenziali e di riportarli quindi, con sicurezza e senza pentimenti, sul foglio. Questo gli fu possibile anche per l’innata capacità intuitiva di cui era dotato, che lo favorì nell’esprimersi anche attraverso la caricatura, per la cui riuscita è essenziale lo spirito di osservazione e la capacità di sintesi.
Per accedere ad ulteriori dati relativi alla catalogazione dell’opera consultare il sito www.beniculturali.regione.fvg.it.