VTC e la sorda politica
Sorda e cieca…dove vuole
Ho provato un sincero dispiacere nel seguire sabato 18 dicembre 2021, lo speciale di VTC riguardo alla storia di questa emittente televisiva. Dopo 41 anni di servizio continuo sul territorio, VTC (Video Tele Carnia) corre il serio rischio di chiudere le proprie trasmissioni davanti ad un diktat squisitamente elitario, a scapito di una realtà associativa che racchiude in sè la NOSTRA storia. Un museo ancor’oggi in continuo allestimento, che andrebbe preservato senza riserve, custodito e protetto, contro ogni tentativo di attacco dall’oblio generalista in cui versa la televisione italiana da 30 anni a questa parte.
Premetto una cosa per rispetto a tutti voi che state leggendo questo mio sfogo: non sono un assiduo spettatore di questa emittente, non posso nemmeno definirmi occasionale. Nella mia famiglia, per una scelta condivisa, abbiamo deciso di lasciare la televisione fuori da casa nostra. Ovviamente queste motivazioni sono e rimangono personali, senza alcun tentativo di voler convincere nessuno, nè tantomeno demonizzare un mezzo, che se adoperato con lucidità e intelligenza, potrebbe unire le comunità, invece di dividerle. Ma posso assicurarvi che dall’alto dei miei 40 anni passati, vtc ha rappresentato per me un punto fermo, un appuntamento fisso al quale io e i miei genitori, non mancavamo mai. E se c’è un unico rammarico nell’aver scelto di relegare le televisioni al palo e non pagare il canone RAI, è proprio quello di non poter più vedere questo canale.
VTC lungo tutti questi anni è riuscito a realizzare ciò che invece il mainstream ha evitato di fare, unire persone vicine e lontane sotto un unico tetto, quello del ricordo e della persistenza sul territorio. Ho ascoltato con attenzione, la preoccupante disanima fatta sia dal conduttore che dal presidente dell’associazione. Lo sconforto che hanno lasciato trasparire dinnanzi all’apperente inevitabilità, penso lo vivano ora tutti gli affezionati telespettatori che per anni, per decenni, hanno trovato casa, radici e conforto, nelle immagini, nei servizi, negli approfondimenti che la piccola emittente preparava con cura e dovizia di particolari.
Uno sconforto che lascia trasparire la rabbia e l’impotenza dinnanzi ad un meccanismo che invece di sostenere con forza e determinazione queste realtà, ora come ora le lascia in balia di un destino fatto di meri numeri e apatiche percentuali. Non mi chiedo dove siano i politici in questo momento. Purtroppo la Carnia è sempre stata terra di passaggio dalle facili promesse e puntuali smentite (che si parli di sinistra, di destra, di sopra e di sotto).
I “nostis Politics”
I “nostis politics”…mai affermazione è stata più sbagliata. Quando raggiungono gli obiettivi che si prefiggono, questi camaleontici giocolieri delle poltrone, perdono sia l’appellativo di “politics” che soprattutto l’aggettivo di “nostis”. Mi chiedo dove siano ora tutti questi sostenitori dell’identità Carnica, capaci solo di recitare la farsa pantomima dell’appartenenza, dai palchi, dagli emicicli regionali e nazionali, dai tavoli di un ristorante o dagli studi stessi di VTC.
Voglio credere che una soluzione a questo paradosso possa trovarsi in tempi brevi, permettendo a questa realtà associativa di continuare la sua preziosa opera di informazione e divulgazione Culturale. Nè và della nostra identità, perchè se perderemo questo patrimonio di Storia, cosa diremo ai tanti emigranti sparsi per il mondo privati di questo importante filo che li unisce alle loro terre natie? Cosa dimostreremo ai nostri figli quando lasceremo passare inosservati (ancora una volta) l’ennesimo stupro ai danni del popolo Carnico. Come spiegheremo a loro di non aver saputo combattere per mantenere un presidio identitario così importante?
Questa associazione è sopravvissuta a molte altre perchè ha saputo non solo rinnovarsi, ma anche ricambiarsi, costruendo un ponte generazionale tra i suoi collaboratori, con lo spirito inclusivo di una famiglia che volontariamente dona parte del suo tempo, del suo impegno e della sua conoscenza. E lo ha fatto per tutti noi.
Princìpi cardine che dovrebbero sostenere le nostre comunità, ma che alla realtà dei fatti, si stanno spegnendo inesorabilmente sotto il peso delle inutilità burocratiche, figlie di una politica centralista, volta a standardizzare piuttosto che a preservare, le peculiarità delle piccole realtà montane come la nostra. Ed anche qui la colpa è da attribuirsi ai “nostis sorastanz” che parlano bene e razzolano male. A questi luminari dallo sproloquio disarticolato, i cui nomi e cognomi trovano (impropriamente) ampio spazio sui rotocalchi ogni volta che si tratta l’argomento dei “problemi della Carnia”, chiediamo semplicemente questo: DOVE SIETE ORA?
A tutto lo staff di questa emittente và il mio personale sostegno e quello di tutto il Gruppo Prometeo81. Non tutto è perduto se la gratitudine e gli apprezzamenti che vi siete giustamente guadagnati nell’arco di tutti questi anni, avranno la forza di trasformarsi in un urlo di rabbia che possa arrivare ai timpani di chi conta e soprattutto RAGIONA, per far comprendere l’immensa perdita che il Friuli intero accuserebbe, se l’associazione di Video Tele Carnia venisse uccisa in questo modo.
Edy Plazzotta
Bravissima Edy, sono pienamente d’accordo con te, hai scritto quello che io a parole non sono riuscito a dire, per il tempo è la rabbia che provavo, una televisione ricca di contenuti, storici, culturali, sentimentali, e appropriati, ora che anche noi emigrati, avevamo la possibilità di vederla, e tramite lei di rivivere la nostra storia e commuoverci nei ricordi rivedendo il presente ed il passat., Spero che i politici non continuino a far morire la montagna facendo solo promesse e pochi fatti
Bondi Edy ,
Ormai ognuno pensa a se tutto il mondo e paese come dice Toto l italia diventera un piccolo paese senza identita né valori oggi tutto si da a quelli che non anno mai fatto niente e prenderano il posto di quelli ché invece perderano tutto con l aiuto dei politici ché pensano solo alle lore tasche il popolo italiano sara sempre piu controlatto e ricattato comé da quando e arrivato l Euro!!!
Dovete tenere duro o alora lasciare l italia come noi e emigrare ché vergogna questo mondo dove e finita l umanita e la frattellanza tra i popoli ormai per noi settanteni speriamo solo di andarsene in pace e serenita .
Ti auguro tanta forza e coraggio per affrontare questo nuovo anno insieme ai tuoi in pace e salute con te stesso e di c redere sopratutto in te .
Cari auguri a tutta la tua grande squadra di prometéo Loris dalla francia ché e ancora peggio del italia te lo giuro