Comunicato n°1

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5 risposte

  1. Paola ha detto:

    Buonasera, leggo con notevole sorpresa un dibattito sterile e inno portino visto le condizioni che questi due paeselli vivono, Noi che veniamo da fuori vediamo la morte che gira nelle viuzze di questi due paeselli, le vostre energie impiegatele nel tener vivi questi paesi. La legge del campanile non vi porterà a nulla, prendete esempio sa Sutrio che negli anni ha saputo darsi una specifica immagine di Paese accogliente e propositivo verso un turismo innovativo. Mandi a Giorgio Moracuti, e Luigi Cortelez.

  2. maurizia ha detto:

    Gentile signora Paola, condivido le sue riflessioni quando afferma che Sutrio ha saputo creare un’immagine vincente della sua Comunità. L’ha realizzata mettendosi in gioco e riuscendo a trovare una propria vocazione turistica, tra l’altro molto apprezzata considerando il numero delle presenze nelle varie manifestazioni.
    Tutto questa dinamicità però non deriva assolutamente da un percorso di fusione, ma piuttosto da volontà positive messe in campo prima da Amministratori lungimiranti e poi dai cittadini che hanno riconosciuto la validità delle proposte e hanno contribuito al processo di cambiamento.

  3. Tony ha detto:

    Cara Paola loro hanno San Marsilio …..noi no

  4. Michele ha detto:

    Gentile signora Paola,non so da quanti anni frequenta i nostri paesi…capisco e condivido pienamente con lei il sentimento di disappunto e sconforto …e per usare le sue parole..nel vedere “la morte girare nelle viuzze ….”anche io quando posso tornare …e lo farò sempre….vedo purtroppo un paese che non c’è più…vedo “un’immobilita’ che non conoscevo..e un generale senso di tristezza rassegnazione diffuso….ma conosco i miei paesani , le persone con cui sono cresciuto e con cui ho avuto il privilegio di vivere la mia infanzia poi adolescenza …conosco i valori in cui sono cresciuto e la voglia di fare di impegnarsi per il solo piacere di fare qualcosa con gli altri per regalare una vita migliore alla comunità…
    Queste ultime parole sono ovviamente rivolte a tutte le persone che negli anni hanno fatto parte delle varie associazioni che a vario titolo hanno aiutato a tenere vivo il paese in modo completamente gratuito…
    C’è stato un tempo…in cui c’è stato un fiorire di associazioni e quindi di attività in svariati campi…in cui la gente quasi faceva a gara per poter partecipare, aiutando ,alle varie attività socio-culturali che si svolgevano durante l’anno in paese…C’è stato un tempo in cui i giovani avevano ricominciato a essere protagonisti nella vita del paese…
    Il tempo di cui le parlo non è un tempo di 30-40 anni fa’…ma era….praticamente…ieri…
    Poi questo tempo é finito..è finito per alcune scelte più o meno condivisibili…ma le persone che hanno contribuito a quella”fioritura” sono ancora ovviamente tutte li..noi siamo carnici..caratteri duri, tosti ,persone educate con un gran cuore…a volte la storia, le vicissitudini della vita ci hanno fermato ,rallentato ma abbiamo sempre ripreso a camminare e quindi..sono convinto che da quei rami potati malamente in piena fioritura possa esserci un nuovo inizio per tutto il paese..
    Per quanto riguarda la fusione….sempre per usare le sue parole….”la legge del campanile non vi porterà…”…..Il problema non è il “campanile”…ma le motivazioni e il senso della fusione…se ha parlato con alcuni compaesani capirà che ci sono molte perplessità e preoccupazioni sull’opportunità e sulle modalità…
    Tutto questo discorso è il semplice pensiero di una persona innamorata della sua terra e preoccupata dello stato in cui versa…

  5. Endo ha detto:

    Mi meraviglia che il sindaco di Ligosullo abbia sbottato in quella maniera, probabilmente è stato contaggiato da una patologia denominata “ARROGANZA DA POTERE”, a tal proposito vorrei rifarmi alla mail del 01.07.2016 di Maurizia PLOS inerente all’intitolazione della locale scuola dell’infanzia alla Maestra Caterina DE MARCHI. Nel leggere quelle righe rimanevo basito nell’apprendere che la targa commemorativa era stata affissa a lato della porta di entrata dell’asilo, in sordina, senza coinvolgere la popolazione e peggio ancora i famigliari. Questi comportamenti sono tipici di chi è affetto dalla patologia di cui sopra, tale malattia ti rende insensibile e sordo ai sentimenti e alle opinioni altrui e non contribuisce sicuramente a creare collaborazione fra la cittadinanza ma ne accentua le divisioni. P.S.(Alcuni amministratori pubblici non si rendono conto di essere al servizio della popolazione, ma si atteggiano come dei piccoli capetti di borgata)

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