In viaggio con Nino (terza parte)
Continuiamo il nostro viaggio a fianco del nostro Nino che è recentemente ritornato nelle terre del Guatemala a lui tanto care. Conosceremo luoghi, storia, costumi e tradizioni del popolo guatemalteco. Attraverseremo i distretti e le strade delle città che visiterà e godremo degli splendidi paesaggi che questo affascinante territorio offre. Le parole di Nino ci accompagneranno in questo particolare pellegrinaggio, per farci comprendere al meglio tutto ciò che lo circonda.
20 dicembre 2018
Oggi ho camminato per le aldee (frazioni) di San Antonio dalle 8 di mattina fino a sera assieme a ragazzi/e di 13-15 anni. Bellissimi panorami fatti di colline ricoperte di pini con alla sommità case e profondi avvallamenti. Fra campi di mais e spazi verdi. Molto bello e divertente coi giovani. Sosta in 5 belle e umili piccole chiese portando cibo per i poveri e ricevendo accoglienza e povera ma significativa ospitalità. Bello. Mi son scordato il cellulare per cui non ho foto per mostrarvi questo paradiso.
21 dicembre 2018
Mi trovo a Chichicastenango ed oggi è la feria (festa) di San Tomàs. Dopo la messa grande iniziano i festeggiamenti sulla piazza principale che si protrarranno per tutta la notte. Il vero “caos” infatti, inizia ora e andrà avanti fino alla notte quando ci sarà il tradizionale “palo volador” (a cui purtroppo non posso assistere).
Definirlo caos è sin troppo riduttivo visto che al mercato, tutti quanti hanno un microfono per parlare o far musica. Non esitano ad alzare volume massimo, quando poi iniziano a sparare si annulla ogni forma di rispetto per l’essere umano, per i suoi timpani e per la sua incolumità. Vi basti sapere che per il “Castillo”, i tralicci gialli davanti alla chiesa si trasformeranno in una macchina pirotecnica che manderà letteralmente in fumo oltre 60 mila euro di fuochi artificiali! Uno sproposito. Tutto si chiuderà poi con una sbronza collettiva.
A me è bastato l’assaggio, sono scappato a mezzogiorno dopo essere stato “alleggerito” di 30 euro in quezales (una mano impedita, una col cellulare, tasca incustodita, il resto vien da sé).
25 Gennaio 2019 – Tamahù e la festa di San Pablo
A Tamahù, un comune di 26 mila abitanti del dipartimento di Alta Verapaz, oggi si festeggia la conversione di San Paolo. Quest’anno il comune del piccolo “paesino” disperso tra i monti ha speso oltre 4 mila dollari per l’organizzazione e la realizzazione della festa. Domani rientrerò a San Antonio Palopó dopo almeno 8 ore di viaggio. Quest’anno finora non ho svolto alcun lavoro manuale (ora forse dovrò pitturare), ma ho sempre contribuito in altri modi, cucinando ad esempio per più di sei persone . Ho visitato diverse comunità e case. Anche ieri l’altro ho camminato per 7 ore quasi tutta salita, (anche se per me è peggio la discesa) per visitare le altree (frazioni). Senza questa esperienza non si capisce come vivono. Lì infatti si VEDE la povertà, la fatica, ma anche la serenità. Nei paesi-centro invece è ESPOSTO il sogno-illusione, la realtà della globalizzazione con file interminabili di tiendas (negozi) di 5mq circa. La mia amica Alicia mi ha detto che purtroppo anche qui emerge l’importanza del “saper essere” piuttosto che”saper fare”.
1 Febbraio 2019 – Visita a padre Ricardo Falla
Oggi sono stato a Santa María Chiquimula in visita a padre Ricardo Falla, gesuita, antropologo, scrittore. Negli anni ’70-80 militava nelle fila della guerriglia. Ora ha 86 anni e alle mie osservazioni critiche sullo stato del Paese e della società Guatemalteca, prima mi ha detto scherzosamente che sono ancora giovane e poi che sono razionalista. Nel salutarmi mi ha raccomandato di non perdere la speranza. Bella figura di uomo-studioso-prete. Attivo. Osservando il paesaggio da lontano sembra un piano con colline boscose, da vicino ti rendi conto che si aprono profondi barancos (burroni) di 100-150 metri che formano delle lunghe vallate, separando i vari insediamenti che sorgono sull’altopiano. Per passare da un paese all’altro devi scendere attraverso ripidi tornanti per poi risalire su strade bianche,polverose,dissestate e soprattutto infestate da banditi! Il paese è tipico, grande e pittoresco il mercato, bella la chiesa coloniale che risale al 1500, ex convento francescano. Mandi!