Comunicato n°5
Su richiesta del comitato “No alla fusione”, pubblichiamo il seguente articolo.
LE MILLE BALLE BLU
Riteniamo a ragion veduta che la proposta di fusione abbia avuto un ruolo determinante nella recente decisione del Sindaco di Ligosullo di cedere alla neonata CAFC la gestione idrica del comune che amministra. Ed ora vi spieghiamo il perché di questa nostra convinzione.
Anni di lotte per Morocutti, fianco a fianco ai Sindaci di Cercivento e Forni Avoltri, protagonista di accese arringhe sia nelle piazze che sui media, a difendere il diritto ad una risorsa di primaria importanza come l’acqua. Anni difficili, scontri da prima linea per il diritto su un bene collettivo minacciato dall’interesse privato. Oggi, tutto questo impegno e questa dedizione sono stati spazzati via in un batter d’occhio. Ma come siamo arrivati a questo improvviso cambio di direzione?
LA QUESTIONE CARNIACQUE
Treppo Carnico, “grazie” a Luigi Cortolezzis, fu uno dei primi comuni a dare in gestione i propri acquedotti a Carniacque mentre Ligosullo assieme agli altri comuni ribelli, avviava un contenzioso (che si protrarrà sino ai nostri giorni) per mantenere l’amministrazione delle risorse idriche in seno al comune. Forte dell’appoggio della sua popolazione, Morocutti vantò per anni la performante struttura idrica del paese, facendo leva su invidiabili tariffe che, come i dati in nostro possesso confermano, ancora oggi risultano inferiori di quasi il 50% rispetto a quelle di un qualsiasi gestore privato, CAFC in primis! La sua gente era soddisfatta, pagava pochissimo l’utilizzo di un bene pubblico e godeva anche di un servizio manutentivo rapido ed efficiente. Citiamo anche la lodevole iniziativa di realizzare alcune centraline idroelettriche (che il Sindaco pubblicizzò in svariate occasioni ma che non si concretizzò mai) che avrebbero garantito un sicuro ritorno economico nelle casse del comune. Tutto degno di sincera ammirazione, ma l’idillio non durò!
L’INSPIEGABILE DIETROFRONT
Durante il primo (ed unico per ora) incontro con i cittadini di Ligosullo in merito alla fusione, una persona del pubblico chiese al Sindaco a che punto fosse la “questione dell’acqua”. Morocutti candidamente affermò che da qui a qualche mese la gestione sarebbe passata a CAFC perché non si sentiva di proseguire un contenzioso che avrebbe fatto spendere ai cittadini 10.000 euro per le spese di avvocatura. Belle parole, degne di un sindaco oculato ed attento agli sprechi. Peccato che a nostro giudizio non corrispondessero alla realtà dei fatti. Perché se Ligosullo avesse nuovamente ricorso al Tar per difendere fino all’ultimo la sua acqua (come coraggiosamente sta facendo Cercivento), le spese sopracitate si sarebbero dimezzate visto che entrambi utilizzavano lo stesso avvocato in questa causa.
Al di là di queste “futili motivazioni”, dinnanzi ad un argomento così importante, riteniamo che Giorgio Morocutti avesse avuto l’obbligo morale di interpellare i propri cittadini in merito, piuttosto che “decidere da solo”! L’amaro sfogo del sindaco di Cercivento Luca Boschetti, sul suo profilo Facebook del primo giugno, è l’eloquente risultato di questo inaspettato voltafaccia:
“Rimasto solo …. Cercivento comune montano di 677 anime unico comune a insistere per la gestione autonoma del Servizio Idrico Integrato …… solo e deluso per chi purtroppo ha abbandonato questo percorso …. mi auguro che la comunità di Cercivento continui ad essere partecipe di questo percorso che ci vede andare in completa solitudine ….. ma orgogliosi ….”.
MA PERCHÉ PROPRIO ORA?
La cosa strana è che Ligosullo svende la sua acqua proprio ora che la battaglia ha raggiunto un primo importantissimo traguardo. Il 10 ottobre 2016 infatti, è stato stipulato un accordo tra i rappresentanti dei soci di Carniacque e CAFC che in sintesi concede ai comuni montani al di sotto dei mille abitanti la possibilità di sottoscrivere convenzioni autonome con il gestore, o – in alternativa – di attivare un servizio idrico autonomamente.
Difficile a credersi, ma tra i soci firmatari di questa lettera di intenti c’è anche il Sindaco Giorgio Morocutti. In parole semplici CAFC elimina proprio l’elemento impositivo che ha contribuito a generare il contenzioso con i comuni ribelli e concede a tutti quelli con una popolazione inferiore ai 1000 abitanti la possibilità di gestire autonomamente la propria acqua.
E lui cosa fa? A battaglia finalmente vinta, lui alza bandiera bianca e consegna gli acquedotti a CAFC. Incurante della volontà popolare, incurante dei rincari che si abbatteranno sulle bollette dei suoi concittadini, il Sindaco “sceglie” la strada apparentemente meno ovvia, ma la più scontata per chi conosce di lunga data entrambi i protagonisti di questa triste vicenda.
GIU’ LA MASCHERA
Giorgio Morocutti è consapevole che se la fusione andrà in porto, l’acqua di Ligosullo verrà gestita COMUNQUE da CAFC! Ma non vuole farlo passare agli occhi dei cittadini come uno dei tanti disservizi causati da questa fusione, e così anticipa i tempi rimettendoci la faccia. E una volta fusi con Treppo Carnico state pur certi che l’acqua non ritornerà più in mano pubblica, perché non è nella volontà del Cortolezzis, non lo è mai stata e mai lo sarà. Si deduce che a Treppo viene deciso ciò che deve fare Ligosullo!
Ligosullo oggi ha perso, fidandosi ciecamente del suo primo cittadino, ma può riscattarsi domani da questa scellerata decisione.
Votando NO alla FUSIONE i cittadini di Ligosullo possono mantenere la municipalità e chiedere con forza ai prossimi Amministratori di riprendersi la gestione dell’acqua (grazie all’accordo sopracitato). Possiamo assicurarvi sin da ora che se la fusione andrà in porto, l’acqua del neonato Comune Treppo Ligosullo prenderà sempre più il largo e le bollette per entrambi saranno sempre più salate!