Comunicato n°1
Su richiesta di Marco Plazzotta, membro del comitato “No alla fusione”, pubblichiamo il seguente articolo relativo all’incontro avvenuto in data 2 marzo 2017.
Iniziamo bene…
Ciò che avrebbe dovuto rappresentare un primo contatto tra consiglieri di due comuni in procinto di fusione, si è rivelata una cocente delusione sia sotto il profilo etico, che (soprattutto) istituzionale. Ci eravamo preparati con tutti i buoni propositi del caso per intavolare un primo, costruttivo dibattito sui vari aspetti (sia positivi che negativi) di questa operazione. Ma l’illusione è durata poco. Come comitato ci siamo trovati nella sala consiliare di Ligosullo, dinnanzi al primo cittadino con la sua maggioranza e l’amministrazione di Treppo.
Di fronte ad una nostra richiesta di spiegazioni sul perché (ad una riunione che avrebbe dovuto essere a “porte chiuse”) fossero presenti persone che nulla avevano a che fare con i rappresentanti comunali, il sindaco Giorgio Morocutti sbotta con una dichiarazione che fa letteralmente impallidire i presenti: “a casa mia si fa quello che dico io”. Davanti a questa presa di posizione e dinnanzi ad una campagna mediatica DEVIATA, al soldo delle popolazioni di entrambe i comuni (ricordiamo che sono stati spesi oltre 20 mila euro dei nostri soldi SOLO per questo) abbiamo capito da subito che questi “incontri” non sono altro che un teatrino di imposizione senza diritto di replica.
La nostra scelta di abbandonare l’aula è stata dettata dal fatto che in quel preciso istante erano venuti a mancare i principi di pluralità e trasparenza che auspicavamo in un dibattito di tale valenza. Ci attrezzeremo affinché le prossime riunioni a cui presenzieremo vengano registrate e condivise con tutta la popolazione, senza censure, senza manipolazioni (padroni di casa permettendo ovviamente).
Giorgio Morocutti (che in passato ha ribadito in più occasioni la sua intenzione nel voler chiudere il comune) si ritiene un Amministratore oppure un padrone del popolo?
Chiediamo con forza che anche i cittadini di Ligosullo esprimano apertamente le loro rimostranze e riserve in merito alla questione fusione (che ribadiamo non sarà affatto indolore come questi amministratori vogliono farci credere). Contattate il comitato come già tanti treppolani hanno fatto e chiedeteci informazioni, siamo qui per questo. Porteremo avanti il nostro NO sino al referendum, in rappresentanza anche di quel 46% di elettori che credono nel nostro operato, con la convinzione che questa sia la scelta migliore, per Treppo e per Ligosullo.
Buonasera, leggo con notevole sorpresa un dibattito sterile e inno portino visto le condizioni che questi due paeselli vivono, Noi che veniamo da fuori vediamo la morte che gira nelle viuzze di questi due paeselli, le vostre energie impiegatele nel tener vivi questi paesi. La legge del campanile non vi porterà a nulla, prendete esempio sa Sutrio che negli anni ha saputo darsi una specifica immagine di Paese accogliente e propositivo verso un turismo innovativo. Mandi a Giorgio Moracuti, e Luigi Cortelez.
Gentile signora Paola, condivido le sue riflessioni quando afferma che Sutrio ha saputo creare un’immagine vincente della sua Comunità. L’ha realizzata mettendosi in gioco e riuscendo a trovare una propria vocazione turistica, tra l’altro molto apprezzata considerando il numero delle presenze nelle varie manifestazioni.
Tutto questa dinamicità però non deriva assolutamente da un percorso di fusione, ma piuttosto da volontà positive messe in campo prima da Amministratori lungimiranti e poi dai cittadini che hanno riconosciuto la validità delle proposte e hanno contribuito al processo di cambiamento.
Cara Paola loro hanno San Marsilio …..noi no
Gentile signora Paola,non so da quanti anni frequenta i nostri paesi…capisco e condivido pienamente con lei il sentimento di disappunto e sconforto …e per usare le sue parole..nel vedere “la morte girare nelle viuzze ….”anche io quando posso tornare …e lo farò sempre….vedo purtroppo un paese che non c’è più…vedo “un’immobilita’ che non conoscevo..e un generale senso di tristezza rassegnazione diffuso….ma conosco i miei paesani , le persone con cui sono cresciuto e con cui ho avuto il privilegio di vivere la mia infanzia poi adolescenza …conosco i valori in cui sono cresciuto e la voglia di fare di impegnarsi per il solo piacere di fare qualcosa con gli altri per regalare una vita migliore alla comunità…
Queste ultime parole sono ovviamente rivolte a tutte le persone che negli anni hanno fatto parte delle varie associazioni che a vario titolo hanno aiutato a tenere vivo il paese in modo completamente gratuito…
C’è stato un tempo…in cui c’è stato un fiorire di associazioni e quindi di attività in svariati campi…in cui la gente quasi faceva a gara per poter partecipare, aiutando ,alle varie attività socio-culturali che si svolgevano durante l’anno in paese…C’è stato un tempo in cui i giovani avevano ricominciato a essere protagonisti nella vita del paese…
Il tempo di cui le parlo non è un tempo di 30-40 anni fa’…ma era….praticamente…ieri…
Poi questo tempo é finito..è finito per alcune scelte più o meno condivisibili…ma le persone che hanno contribuito a quella”fioritura” sono ancora ovviamente tutte li..noi siamo carnici..caratteri duri, tosti ,persone educate con un gran cuore…a volte la storia, le vicissitudini della vita ci hanno fermato ,rallentato ma abbiamo sempre ripreso a camminare e quindi..sono convinto che da quei rami potati malamente in piena fioritura possa esserci un nuovo inizio per tutto il paese..
Per quanto riguarda la fusione….sempre per usare le sue parole….”la legge del campanile non vi porterà…”…..Il problema non è il “campanile”…ma le motivazioni e il senso della fusione…se ha parlato con alcuni compaesani capirà che ci sono molte perplessità e preoccupazioni sull’opportunità e sulle modalità…
Tutto questo discorso è il semplice pensiero di una persona innamorata della sua terra e preoccupata dello stato in cui versa…
Mi meraviglia che il sindaco di Ligosullo abbia sbottato in quella maniera, probabilmente è stato contaggiato da una patologia denominata “ARROGANZA DA POTERE”, a tal proposito vorrei rifarmi alla mail del 01.07.2016 di Maurizia PLOS inerente all’intitolazione della locale scuola dell’infanzia alla Maestra Caterina DE MARCHI. Nel leggere quelle righe rimanevo basito nell’apprendere che la targa commemorativa era stata affissa a lato della porta di entrata dell’asilo, in sordina, senza coinvolgere la popolazione e peggio ancora i famigliari. Questi comportamenti sono tipici di chi è affetto dalla patologia di cui sopra, tale malattia ti rende insensibile e sordo ai sentimenti e alle opinioni altrui e non contribuisce sicuramente a creare collaborazione fra la cittadinanza ma ne accentua le divisioni. P.S.(Alcuni amministratori pubblici non si rendono conto di essere al servizio della popolazione, ma si atteggiano come dei piccoli capetti di borgata)