Il Volontariato…questo sconosciuto!
Su richiesta del Gruppo di Minoranza di Treppo Ligosullo “Onestà Lealtà e Passione”, pubblichiamo il seguente articolo.
Che bella cosa il volontariato!
Ah, che bella cosa il volontariato! Ah, che grande cosa il volontariato!
Per prima cosa vi riportiamo la definizione che ne dà Wikipedia: “Il volontariato è un’attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone in condizioni di indigenza o che necessitano di assistenza, oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni costituite per specifici scopi benefici.”
Parole dense di valori e di contenuto!
In questa specifica occasione desideriamo trattare quella parte di volontariato che alimenta le file della protezione civile che, nel volere del legislatore Regionale, dovrebbe strettamente integrarsi con le forze istituzionali presenti sul territorio, in primis con il comune. Ma l’Amministrazione di Treppo Ligosullo evidentemente non la pensa esattamente così!
O quanto meno pare che il nostro comune non consideri il volontariato come un aspetto nobile di una Comunità, come un fattore ricco di significato, come l’espressione di una moderna coscienza civica, come testimonianza di una matura solidarietà sociale, pertanto, agisce e si comporta di conseguenza!
L’assessore con delega alla protezione civile, nonché vicesindaco, Moro Mauro ha inequivocabilmente dimostrato poca sensibilità in questo campo assumendo atteggiamenti talvolta arroganti e pretenziosi, trattando i volontari di questo nobile Corpo senza la dovuta considerazione e il meritato rispetto.
Arriviamo ai fatti concreti ed oggettivi.
Alcuni mesi fa il comune ha inviato una lettera ai componenti della locale squadra di protezione civile invitandoli a confermare la propria disponibilità a far parte della suddetta squadra.
Premettiamo per dovere di cronaca che tale missiva non è giunta a tutti i componenti! Strano a dirsi in un’epoca, la nostra, in cui i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione variegati strumenti per comunicare con le persone. Che sia forse in atto un’epurazione subdola e programmata?
Alla nostra richiesta di spiegazioni su questa anomalia, il vicesindaco Moro Mauro, ha ovviamente scaricato le colpe sui dipendenti comunali, attribuendo a loro l’errore di questa strana mancanza. Ma se era lui a firmare le lettere, non avrebbe potuto prestare la dovuta attenzione e controllare egli stesso che l’elenco dei volontari fosse completo? Non vi sembra strano?
In seguito, sempre il Moro ha convocato un incontro durante il quale, in modo unilaterale e arbitrario, ha decretato che i volontari colpevoli di non aver risposto alla comunicazione erano da considerare espulsi dalla squadra di protezione civile.
Nonostante il saggio consiglio del coordinatore dimissionario di effettuare un giro di telefonate per verificare le effettive motivazioni delle persone (considerato anche che, coloro che non avevano risposto alla richiesta dell’assessore, erano volontari dimostratesi sempre disponibili e di grande esperienza, avendo frequentato nel corso degli anni, numerosi corsi di formazione che la protezione civile regionale prevede) il vicesindaco ha preferito arroccarsi sulla sua decisione. Qualche giorno dopo infatti, provvedeva ad inviare ai suddetti una lettera di tre righe ove intimava di consegnare perentoriamente (presso la sede municipale) entro il 31 agosto 2018 tutta la dotazione di protezione civile, senza un ringraziamento per l’impegno profuso negli anni.
Per dovere di completezza vogliamo precisare che successivamente all’invio della missiva, il Moro (forse furbescamente?), per tutelarsi contro eventuali lamentele o polemiche, si è presentato nelle varie abitazioni con in mano una liberatoria che il volontario avrebbe dovuto firmare al momento della restituzione del materiale. A nostro parere, se la richiesta del vicesindaco fosse stata così legittima e trasparente non ci sarebbe stato alcun bisogno di liberatorie!
Alcuni volontari, giustamente umiliati da quell’atteggiamento, hanno a malincuore consegnato tutta la loro dotazione al giovane despota. Ci spiace rimarcare nuovamente che si tratta di persone che nel corso degli anni hanno ampiamente dimostrato la loro volontà e la loro determinazione, sia partecipando alle esercitazioni sul territorio, finalizzate a migliorare l’operatività della squadra, sia aderendo alle attività di formazione, addestramento e aggiornamento costante.
Che delusione essere trattati così!
Altri volontari hanno accolto il vicesindaco a pesci in faccia rifiutandosi di obbedire a quello che sembrava un vero e proprio diktat. Questi non hanno esitato a protestare, ritenendo ingiusta la richiesta e motivando il loro rifiuto.
Il semplice buon senso (siamo sicuri che alberghi in tutte le persone?) suggerisce che solo a seguito di una grave colpa da parte del volontario l’Amministrazione possa agire in maniera così autoritaria e antidemocratica. Anche i funzionari degli uffici della sede della Protezione Civile di Palmanova infatti, si sono molto meravigliati per questa azione così drastica. Spiace altresì constatare che, mentre in tutti gli altri comuni della Regione si attivino per cercare volontari, a Treppo li caccino addirittura! Il commento è stato univoco: una cosa inaudita!
Le motivazioni che giustificherebbero un’espulsione con le modalità usate dal Moro potrebbero essere:
– se il volontario si presenta ad una esercitazione in evidente stato confusionale tale da mettere in pericolo la propria e l’altrui incolumità;
– oppure se il volontario in divisa assume atteggiamenti non consoni, oltraggiosi o incivili;
– o ancora, se si rifiuta di sottoporsi alle visite mediche;
Questi sì che ci sembrano motivi validi per escludere d’imperio un volontario di protezione civile dalla squadra.
Nonostante tutto ciò si è comunque arrivati alla delibera giuntale relativa all’Aggiornamento dell’elenco dei volontari della squadra comunale di Protezione Civile ( la n.° 37 del 27 settembre 2018, disponibile sull’albo pretorio on-line del comune) dalla quale si evince che ad oggi sono complessivamente nove i volontari usciti. Il coordinatore è Craighero Sandro, un caposquadra è Morocutti Gianpiero mentre manca ancora il caposquadra per Treppo.
Una cosa è certa: tutta la faccenda, dall’inizio alla fine, è stata trattata con superficialità, approssimazione e poca accortezza. Moro Mauro ha dimostrato con il suo comportamento incompetenza e dilettantismo, agendo d’istinto e senza considerare minimamente le conseguenze delle sue azioni.
Questo amministratore soffre di un forte egocentrismo? Ed è per questo che spesso assume comportamenti prepotenti, autoritari e poco rispettosi nei confronti delle altre persone?
Lasciamo al lettore valutare e trarre le dovute considerazioni.
Il Gruppo di Minoranza di Treppo Ligosullo
Il volontariato a tutti i livelli è una preziosa ricchezza da gestire con cura e in una realtà come un piccolo comune dovrebbe anche essere un’motivo di orgoglio per l’amministrazione locale…qualsiasi politica o comportamento contro associazioni di volontariato o contro singoli soggetti che donano il proprio tempo per il bene della comunità è una grande sconfitta …senza senso….spero che sia stato tutto un fraintendimento perché non posso credere che qualsivoglia amministrazione schierata politicamente in qualsiasi modo possa distruggere limitare o condizionare associazioni di volontariato che fanno solo il bene di una comunità e che sono una ricchezza enorme per la stessa.