CORNELIA CORBELLINI

(Tolmezzo, 1919 – 2014)

Cornelia Corbellini nasce a Tolmezzo il 3 settembre 1919 e rappresenta uno dei talenti storici dell’arte friulana prima e italiana poi del dopoguerra. Vive in una famiglia in cui la madre ha una certa predisposizione per il disegno e il padre amava circondarsi dei pittori dell’epoca; di conseguenza la presenza pittorica in casa, con le pareti tappezzate di quadri, è molto viva. Fin da giovane si dimostra appassionata alla pittura e incoraggiata dal padre frequenta, prima, una scuola di disegno per corrispondenza con sede a Torino, e poi consegue la maturità artistica e il diploma per l’insegnamento del disegno. Dal 1939 al 1942 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida dei maestri Guido Cadorin per la pittura e Virgilio Tramontin per l’incisione.
Come il padre innamorata della montagna, che imparò a salire bambina in gonnelline corte, Cornelia Corbellini ama profondamente la montagna in tutte le varie stagioni, la Carnia, i fiori del suo giardino, le vedute di Tolmezzo,
La sua pittura mantiene infatti una vera e propria “fedeltà” lungo i cinquant’anni di lavoro: fedeltà al paesaggio, alle atmosfere, alla gente della terra natale della Carnia, osservata, amata e vissuta come fonte di ispirazione poetica; dai primi dipinti eseguiti a olio con la tecnica dello spatolato e raffiguranti scorci suggestivi di Sappada, meta delle vacanze per l’intera famiglia, fino ai ritratti, alle nature morte, senza dimenticare i suggestivi e personalissimi sottoboschi e paesaggi carnici, variopinti e sfavillanti di mille luci per ogni stagione. Il colore trionfa sulla tela ed è assoluto protagonista di tutte le sue varianti.
Ecco quello che scrive la Corbellini nel dicembre 1977:

“Sono paesaggi e fiori della nostra Terra, figure e nature morte che desidererei Vi parlassero di me. Ho sempre dipinto con sincerità, cercando di esprimere con i colori ciò che mi colpiva, seguendo l’emozione del momento e l’ispirazione di un attimo. Cerco armonia, dolcezza, poesia, sentimento su un volto e nella natura che mi circonda e devo dire che qui, in Carnia, c’è tanta bellezza come in nessun altro luogo; qui sono belli e parlano al cuore boschi, prati, fiori, le piccole casere spesso purtroppo abbandonate e in rovina, ma dove ancora è possibile accendere un fuoco. Qui è dolce il fruscio di una nevicata ed è musica il vento che sfiora un alto pascolo lucido di gelo e intirizzisce le mie mani nude. Qui tutto può essere pittura ed è sempre colore. Qui in primavera fioriscono i meli ed in essi io vedo una forza antica di millenni ed anche la dolcezza struggente del ripetersi di ogni primavera. Amo questa nostra Carnia, ho imparato ad amarla dipingendo e dopo tanti anni di lavoro mi pare di conoscerla meglio: guardate e scopritela anche Voi.”

Insolite e personali le opere degli ultimi anni dove l’immagine reale lascia lo spazio ai ricordi, le forme svaniscono nei contorni lasciando spazio al sentimento in un’armonia di luce e colori, puri, brillanti. Costante e pur sempre rinnovata la produzione artistica della pittrice che mai tradisce la formazione di scuola veneta e l’interesse per l’Impressionismo. Una intera vita dedicata all’arte, una vita che è arte come per magica osmosi dove occhi sinceri e sereni non possono che trasformare in pittura tutto ciò che osservano in questa amata terra natale. Nel dicembre 2007 presso le sale di Palazzo Frisacco a Tolmezzo è stata inaugurata una pinacoteca permanente dedicata alla pittrice.
Cornelia Corbellini muore, a 94 anni, a Tolmezzo il 2 aprile 2014.

Per accedere ad ulteriori dati relativi alla catalogazione dell’opera consultare il sito:

www.beniculturali.regione.fvg.it.