MARIA LUISA SIMONE

(Pavia, 1938)

Le opere della pittrice Maria Luisa Simone sono all’insegna di una visione poetica della realtà, attraverso una esposizione in cui si rivela intensamente la sua sensibilità di artista innamorata della natura e dalla natura sempre più ispirata. Il suo racconto pittorico è espressamente figurativo, uno stilema, questo, che le permette di ritrarre la natura nei suoi aspetti più ricchi di fascino e di bellezza.

A colpire la sensibilità di questa pittrice è lo stupendo e fantasmagorico mondo di colori che investe la natura e nei quali il paesaggio assume quasi un aspetto fiabesco. Al contrario, tutto è reale: reali gli alberi, i fiori, le campagne, i fiumi, gli animali e via discorrendo; reale la capacità di interpretare i vari soggetti senza lasciarsi prendere dall’autocompiacimento, bensì con la precisa volontà di elevare l’animo alla contemplazione di bellezze al di là di qualsiasi suggestione estetica. È il valore della realtà ciò che «muove» l’intelligenza prima, e la mano poi di Maria Luisa Simone a riportare sulla tela ciò che ella ha contemplato più che altro con il suo sguardo di artista.

Il carattere predominante delle tendenze espressioniste è riscontrabile nell’uso del colore in maniera antinaturalistica, ossia nell’impiego delle tinte, svincolate da ogni riferimento ai toni cromatici della realtà oggettiva. In questo modo di operare, il soggetto, che costituisce il tema dell’opera, diviene un semplice pretesto per articolare una gamma di pulsioni espressive interiori, che si esprimono attraverso una libera orchestrazione di timbri coloristici, nei quali prevalgono i contrasti dei colori primari. L’opera della pittrice Maria Luisa Simone “Natura morta con fagiano” (un olio di cm 50×60, del 1983) esemplifica efficacemente questo assunto espressivo, per cui “…Il fagiano è stato movente di un’emozione improvvisa ed esplosiva. Sollecitata dalla incalzante vibrazione cromatica del modello, l’immaginazione della Simone non ha sopportato condizionamento alcuno ed ha corrisposto con un’oggettivazione intensa e sonora…”.

Per accedere ad ulteriori dati relativi alla catalogazione del quadro consultare il sito www.beniculturali.regione.fvg.it.