I PLAZZOTTA

“Anticamente l’appellativo di Piazza accompagnato al nome di una persona indicava il luogo dove sorgeva l’abitazione della famiglia, in questo caso la piazza del paese.
Di Piazza diventerà poi Plazzotta anche se non sono ancora del tutto chiari i passaggi che hanno trasformato di Piazza (de Platea nei documenti antichi) in de Plazzotta. Il cognome Plazzotta non ha origine in un luogo preciso perché i de Plazzotta erano presenti in parecchie località del Friuli.

Per i Plazzotta di Treppo Carnico esistono notizie precise. Nel registro dei battesimi della parrocchia di Paluzza, insostituibile fonte di notizie di quell’epoca, avevo trovato un certo Battista de Plazzotta de Siajo, ma non riuscivo a capire l’origine e la provenienza della famiglia. Successivamente ho trovato un documento del 1567 in cui si parlava di una compravendita stipulata da Odorico de Plazzotta de Monaio, abitante in Siaio e probabilmente nato verso l’inizio del secolo. Questo documento mi informava anche dell’esistenza di suo figlio Matteo il quale aveva sposato una certa Mattiussa, figlia di Battista de Ortis. Nello stesso atto notarile veniamo a conoscenza che già quattro anni prima Matteo era stato nominato erede di tutti i beni di Battista de Ortis il quale, non avendo avuto figli maschi, lo aveva fatto fÎ d’anime. Per onorare la memoria del suocero così generoso, Matteo e Mattiussa ne rinnovarono il nome con il primo figlio maschio, Battista de Plazzotta.

Questo documento mi ha chiarito la situazione fornendomi l’aggancio per collegare Battista ad Odorico e facendomi capire che erano rispettivamente nipote e nonno paterno. Pertanto Odorico de Plazzotta, che veniva da Ravascletto, l’antica Monaio, è il capostipite di tutti i Plazzotta di Treppo Carnico.”

Notizie tratte da:
libro “Tradizioni, società e cultura in Val Pontaiba – Atti del Convegno 2 agosto 1998 – Treppo Carnico”, edito dal Coordinamento dei circoli culturali della Carnia; nel capitolo “Antiche famiglie in Val Pontaiba” di don Tarcisio Puntel, a cura di Angela Cortolezzis, Paola Pellegrini, Maurizia Plos.