NASCE L’A.N.A.

Nel 1919 viene fondata a Milano l’Associazione Nazionale Alpini ad opera di alcuni reduci della Grande Guerra. L’Associazione si prefigge di raccogliere nelle sue fila tutti coloro che hanno fatto parte delle truppe alpine: Alpini, artiglieri da montagna, Genieri, Trasmettitori… Lo scopo del nuovo sodalizio è quello di radunare i reduci attorno ad un programma patriottico teso alla valorizzazione delle gesta compiute nel primo conflitto mondiale. La neonata Associazione incontra subito numerose adesioni; ne è la dimostrazione che, l’anno successivo, il 1920, avendo indetto la prima Adunata Nazionale sull’Ortigara, si registrano ottocento partecipanti. Sorgono quindi sul territorio nazionale le prime Sezioni e quella Carnica vede i suoi natali a Tolmezzo nel 1923.

A TREPPO CARNICO

Nel maggio 1938 viene costituito a Treppo Carnico il Gruppo A.N.A. Il sodalizio è intitolato al tenente Onorato De Cillia, caduto nella Grande Guerra; madrina del gagliardetto, che viene benedetto da don Lorenzo Dassi, vecchio combattente del Pal Piccolo, è la signora Bianca, figlia del glorioso Caduto.

Primo capogruppo viene nominato Ermanno De Cillia valoroso combattente di due guerre e mutilato.

Nei mesi seguenti si prospetta uno scenario di guerra foriero, come per tutte le ostilità, di cattivi presagi: sono momenti tragici e i Gruppi della nostra Sezione sospendono le attività. Molti uomini sono dislocati sui vari fronti militari e la guerra prova duramente le genti della Carnia, anche se dotate di forte spirito e di ferrea volontà.

Nell’immediato periodo post – bellico i molteplici Gruppi riprendono l’attività e anche le penne nere del nostro paese avvertono la necessità di ricompattarsi attorno al loro gagliardetto; artefici della rinascita si distinguono in modo particolare i soci Onorato De Cillia, Medaglia d’Argento al valor militare, Giuseppe Urbano e Giuseppe Moro, quest’ultimo padre di tre penne nere del Gruppo: Severino, Giuseppe e Tiziano. Sono tempi difficili; tanti figli di questa terra sono costretti ad emigrare, ma anche se lontani dalle loro case, rimane in essi l’attaccamento al paese e al loro Gruppo. Questo stato di cose comporta un frequente avvicendamento alla guida del Gruppo; dal 1950 al 1955 è Giuseppe Urbano a reggere il timone del sodalizio. Negli anni successivi e fino al gennaio 1962, è Simone Prodorutti ad assumere la guida del Gruppo, incarico che passa al successore Ermanno De Cillia fino al dicembre del 1963.

Venendo ad anni più vicini dal gennaio 1975 e fino alla fine dell’anno 1982, il nostro Gruppo è retto da Severino Moro, combattente sul fronte balcanico e reduce dei lager tedeschi. La gestione Moro si presenta alquanto difficile a causa del disastroso evento che nel 1976 ha colpito la Carnia ed il Friuli: il terribile terremoto che tanti danni ha procurato alla nostra terra e tanti lutti ha arrecato alle popolazioni carniche e friulane. Gli Alpini di Treppo concorrono in modo massiccio all’opera di ricostruzione lavorando nel cantiere A.N.A. n° 9 di Cavazzo Carnico. La generosità delle nostre penne nere non si manifesta solamente in tali calamità: le vediamo in prima linea anche nell’aiuto concreto ed entusiastico a favore delle popolazioni liguri e piemontesi colpite dalle alluvioni.

E’ l’inizio del 1983: alla guida del Gruppo a Severino Moro subentra Ferdinando Moro, la cui famiglia è stata duramente colpita dalle atrocità della guerra: il padre, combattente in Libia, è caduto sul Grappa nelle fila del Tolmezzo e il fratello è un Caduto in Slovenia nel 1943. Nel settembre dello stesso anno un luttuoso evento colpisce il nostro Gruppo: nel corso di un viaggio all’estero, in occasione del gemellaggio con la Sezione A.N.A. del Lussemburgo, il pullman esce di strada causando la morte di Rinaldo Moro e ferendo numerose persone fra cui alcune in modo grave. Una delegazione di penne nere della Sezione Carnica si reca, nei giorni dal 27 al 30 settembre 1984, nel Granducato del Lussemburgo. Accolti con grande simpatia e cordialità, nel corso di una toccante e significativa cerimonia viene suggellato il gemellaggio tra le due Sezioni.

Nello stesso anno si ricordano i lavori di ripristino e di recupero delle chiesette di Pal Piccolo e Pal Grande; a questi lavori concorrono con grande generosità gli Alpini del nostro Gruppo assieme a quelli di Timau, Cleulis, Paluzza e Sutrio. Così il 21 giugno 1987 si tiene il primo pellegrinaggio nella rinnovata cappella.

Dall’inizio del 1988 alla guida del nostro Gruppo, subentra Giulano Pitau che però si dimette, per motivi di lavoro, alla fine dello stesso anno; lo sostituisce Moreno Craighero di Ligosullo. Nello stesso anno il Gruppo celebra il 50° di fondazione con una solenne cerimonia al monumento ai Caduti e conseguente festa alpina alla baita al Ciclamino. Nell’autunno del 1989 si celebra il 40° anniversario della costituzione della Brigata alpina Julia. Tra le manifestazioni che fanno da corollario c’è l’ascensione alle quaranta cime più prestigiose della regione. La Sezione carnica assieme alle penne nere in armi ovviamente partecipa all’evento e il nostro Gruppo con il battaglione Val Tagliamento effettua l’ascensione del monte Paularo. Moreno Craighero è costretto a lasciare la direzione del Gruppo nel 1990 essendosi trasferito ad Imperia per lavoro; nel suo breve mandato è riuscito ad organizzare in modo egregio, nell’agosto 1989, un raduno alpino nella bellissima zona di Valdajer.

Così, nel febbraio 1990, alla guida del sodalizio viene eletto Beppino Moro che nello stesso anno, portando seco il gagliardetto del Gruppo, partecipa alla staffetta commemorativa Pramosio – Avostanis – Pal Grande – Pal Piccolo ed al pellegrinaggio sull’Adamello. A coadiuvarlo alla guida del Gruppo Severino Moro, suo vice, ed il segretario Elio Englaro. Il 20 agosto 1995 per gli Alpini di Treppo rappresenta una giornata particolare: inaugurano la nuova sede sociale ubicata in un edificio attiguo alla sede comunale che ospita anche la biblioteca e la pinacoteca.

Nell’assemblea del 12 gennaio del 1997 i soci di Treppo Carnico esprimono il nuovo capogruppo: e Pasqualino Plazzotta, penna nera che si è fatta onore anche nel Granducato del Lussemburgo ove, nel 1982, ha fondato la Sezione dell’A.N.A. Al suo rientro in paese si è impegnato con le penne nere locali, ma purtroppo un destino crudele non gli permette di esprimere al meglio le sue potenzialità e le sue doti che all’estero gli sono valse tanta stima. Pasqualino muore il 15 maggio dello stesso anno e la reggenza pro tempore viene assunta da Sandro Concina. In quel periodo si registra un fatto positivo: la confluenza in seno al Gruppo delle penne nere di Ligosullo, per cui il sodalizio assume la nuova denominazione di Gruppo A.N.A. di Treppo Carnico e Ligosullo.

Il 15 luglio 2001 il nostro Gruppo, guidato da Sandro Concina, organizza il 14° Raduno sezionale: la giornata è splendida e l’affluenza dei partecipanti è grande. Una moltitudine di gagliardetti e vessilli delle Sezioni contermini danno lustro alla manifestazione. Durante la cerimonia vengono conferite, dal Presidente sezionale Pietro Saldari, le insegne di cavaliere ufficiale dell’O.M.R.I. all’aiutante di battaglia Romeo De Crignis, carnico pluridecorato del secondo conflitto mondiale. Per l’occasione viene data alle stampe una serie di cartoline riproducenti vecchie vedute di Treppo Carnico e Ligosullo.

Gennaio 2002: al vertice del nostro Gruppo Beppino Moro subentra a Sandro Concina; vengono inoltre eletti quali consiglieri: Mario Concina, Nereo Cusina, Claudio Morocutti, Sandro Concina, Domenico Craighero (vice), Gervasio Urbano, Maurizio Delli Zotti, Sergio Barbetti. Revisori dei conti i soci Antonino Oteri e Delio Craighero; segretario Iginio Plazzotta, alfieri Nereo Cusina e Domenico Craighero.